L’anno del turismo tra Italia e Russia è iniziato ufficialmente il 26 nov lanciato dal Primo Ministro Enrico Letta e il presidente Vladimir Putin. Il turismo è l’area identificata tra le più promettenti per l’ulteriore sviluppo della cooperazione tra i due paesi.
Dal punto di vista italiano, la Russia rimane un mercato con un potenziale enorme. Negli ultimi cinque anni, tra i paesi extra UE, la Russia si è distinta dal punto di vista del turismo, quando il numero di turisti russi è aumentato del 15% ogni anno.
Nel 2012, 632 mila russi ottenuto i visti italiani. Si tratta di un terzo del numero totale dei visti rilasciati dai consolati italiani nel mondo. Per il 2013, secondo le stime l’Ambasciata d’Italia, si prevede di rilasciare un totale di oltre 900.000 visti per i turisti russi.
Secondo un recente studio di ENIT di Mosca, solo il 10-15% dei 143 milioni di abitanti della Russia hanno viaggiato all’estero. Si tratta di una grande base di consumatori per i viaggi all’estero, se la crescita del potere e l’aumento della cosiddetta ‘classe media’ acquisto sono prese in considerazione.
Secondo le previsioni di Goldman Sachs, i paesi BRIC domineranno turismo mondiale per i prossimi 10 o 20 anni, raddoppiando la crescita dei volumi medi. Anche se è l’economia meno popolata e meno dinamico tra i quattro giganti della acronimo BRIC, la Russia è, tuttavia, il mercato con il maggior numero di viaggi effettuati all’estero: i russi fanno 1,3 volte più viaggi all’estero dei cinesi, 3,4 volte di più di indiani e 4,6 in più rispetto ai brasiliani.
I numeri finali dei viaggi russi sono associati al numero dei viaggiatori, che negli ultimi cinque anni è aumentato del 50%, a fronte di aumento del 41% nei viaggiatori cinesi.