È essenziale che sul decreto-legge c.d. salva infrazioni, attualmente all’esame della Camera dei deputati, si crei un’ampia convergenza sul tema delle regole per le concessioni relative alle infrastrutture sportive strettamente indispensabili per lo svolgimento delle attività di base, sulle rive del mare, dei fiumi e dei laghi”. Lo ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, intervenendo in videocollegamento al convegno ‘Sport di base e Bolkestein’ organizzato a Trieste, all’indomani della conclusione della 56ª edizione della Barcolana
“Restando nella cornice disegnata dalla direttiva Bolkestein, anche per quanto riguarda le situazioni che fuoriescono dal suo ambito di applicazione, dobbiamo fare lo sforzo, in Parlamento, di tenere distinti i differenti profili: quello commerciale che rientra nel perimetro della Direttiva e della legislazione nazionale, e quello sociale e ricreativo, che dovrebbe essere escluso. Lo sport di base è qualcosa di totalmente estraneo al concetto di attività economica, ha una funzione sociale che oggi è riconosciuta anche dalla nostra Costituzione”
“Non è corretto – ha proseguito il ministro – considerare imprese le società e le associazioni sportive dilettantistiche, che svolgono un ruolo di grande rilievo dal punto di vista educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico, assoggettando anche le concessioni su infrastrutture strettamente indispensabili per lo sport di base alle stesse regole valevoli per altri contesti, che sono invece ispirati a logiche profit”
Nei diversi interventi, è stato ricordato come la Costituzione italiana, all’articolo 33, riconosca “il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme” e ci si è soffermati sul considerando 35 della direttiva Bolkestein, dove si prevede che le attività sportive senza scopo di lucro “non dovrebbero rientrare nel campo di applicazione” della direttiva europea.
“In questa occasione ho visto con soddisfazione un’attenzione fattiva da parte delle istituzioni e della politica sulla problematica che riguarda l’applicazione della Bolkestein alle concessioni demaniali per le associazioni sportive non profit come la Lega Navale Italiana”, ha affermato Donato Marzano, Presidente della Lega Navale Italiana, che ha sottolineato: “La risoluzione di questa problematica rappresenta una discriminante per il futuro delle Sezioni della Lega Navale presenti in tutta Italia, ovvero continuare a lavorare al servizio delle persone e del territorio come fanno oggi oppure perdere le concessioni e conseguentemente chiudere definitivamente. Non siamo in grado, sostenendoci solo con le quote associative e non ricevendo fondi pubblici, di andare in gara con soggetti privati e imprese commerciali. Va salvaguardata la peculiarità della Lega Navale Italiana, che è quella di fare attività sportiva e sociale verso tutti ed in particolare verso le fasce della popolazione più fragili e mi fa piacere che questa specificità della LNI sia stata riconosciuta oggi in modo trasversale da tutte le parti istituzionali e politiche intervenute. Avere la certezza di poter contare su una concessione pluriennale, come ha detto il Ministro Abodi, ci consente di investire di più nel miglioramento delle nostre strutture che svolgono un servizio essenziale per i territori e per le istituzioni. Gli interventi, tutti di livello e centrati, ci consentono di guardare al futuro con maggiore fiducia”.
Fonte Sport di base e Bolkestein, Lni ‘riconoscere peculiarità di associazioni no profit’ (adnkronos.com)
Diritto e Sport Italia Oggi