di Mose’ Alise
Un’idea innovativa quanto utile quella del sottosegretario Simona Vicari che, nelle prossime settimane, porterà alla costituzione di una task force che si occuperà dello sviluppo e del potenziamento delle Smart City, una “cabina di regia e un luogo decisionale con funzione di interfaccia tra le direzioni generali competenti, le amministrazioni e gli enti interessati” spiega il sottosegretario.
L’obiettivo è ottimizzare le reti di trasporto italiane, rendendole “intelligenti” contenendo le spese e ottenendo risultati soddisfacenti.
“Il trampolino – sottolinea Vicari – per città più vivibili, sicure e pulite è proprio la Smart city, un composto ibrido di infrastrutture, connettività, piattaforme informatiche e algoritmi di controllo anche al servizio di trasporti, logistica e mobilità sicuri, intelligenti, flessibili, multimodali. Investire sulle Smart cities significa migliorare la qualità di vita di tutti noi e aprire la strada a nuove possibilità di lavoro e di business, dalla manifattura ai servizi.
Le città intelligenti rappresentano un’opportunità che non possiamo perdere ed è la sfida che ci lancia il futuro per raggiungere un elevato livello di servizi offerti dalla PA ai cittadini e alle imprese. Tutti devono potersi muovere e raggiungere le proprie destinazioni in modo sicuro, veloce, confortevole. Solo così si può dare un impulso vero a tutte le altre attività economiche. Per questo l’Europa investe, per questo il settore dei trasporti è strategico, per questo l’Italia può giocare la sua carta migliore.
Punti imprescindibili del nostro percorso, visto il successo già sperimentato in passato, saranno i modelli di partenariato pubblico-privato e la riproposizione di un modello che parta “dal basso”, cioè dalle specifiche esigenze urbane. Come Mit ci crediamo e ci puntiamo”.