19 Marzo 2021

Nuovo confronto con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

Nuovo confronto con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

La Cisal, rappresentata dal Segretario Confederale, Davide Velardi, ed il Segretario Generale di Cisal Terziario, Vincenzo Caratelli, ha proposto di includere nel sostegno al reddito anche gli assegni familiari
Prosegue il tavolo di confronto sulla riforma degli ammortizzatori sociali con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. La Cisal, rappresentata dal segretario confederale Davide Velardi ed il segretario generale di Cisal Terziario, Vincenzo Caratelli, è intervenuta evidenziando la necessità di una riforma del quadro normativo di riferimento che non smantelli completamente l’assetto giuridico attuale nelle parti in cui si è dimostrato valido, ma che si ponga come obiettivo chiarezza e stabilità, anche attraverso una semplificazione delle procedure, condizioni indispensabili per un sistema pratico e funzionale.

Favorevole all’universalità di un ammortizzatore sociale, la Cisal ha sottolineato al ministro l’opportunità di uno strumento che possa tutelare e raggiungere tutte le categorie di lavoratori, anche ai lavoratori autonomi, estendendo le tutele a qualsiasi forma di lavoro a prescindere dalla dimensione aziendale. Anche sul trattamento economico di sostegno al reddito la Cisal ha ribadito l’urgenza di un intervento finalizzato a riparametrare ed incrementare gli importi da erogare ai lavoratori, spiegando che, nella pratica, gli stessi non percepiscono quasi mai la quota effettiva dell’80 % della retribuzione, così come attualmente previsto dalla norma, ma importi ben inferiori.

La Cisal ha altresì richiesto di includere nel sostegno al reddito anche gli assegni familiari, come attualmente previsto dai decreti che si sono succeduti negli ultimi mesi per l’emergenza Covid-19. La centralizzazione già avviata in questi giorni dall’Inps per le domande Covid, è un primo passo per la semplificazione che la Cisal auspica possa diventare strutturale per tutti gli ammortizzatori. L’auspicio è che ai prossimi tavoli possa partecipare anche l’ente erogatore INPS per poter affrontare le criticità riscontrate nelle procedure e trovare risoluzioni volte ad una velocizzazione dell’intero sistema.

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