Una delle novità in ambito culturale che ha contraddistinto la stagione estiva a Napoli è stato sicuramente il grande e attesissimo ritorno della Magna Grecia al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Mann). A partire dall’11 luglio, infatti, si è registrata la riapertura della storica collezione Magna Grecia su territorio campano. La collezione risale al Settecento ma negli anni ’70 è stata dismessa, per essere riallestita nel ’96 e poi nuovamente chiusa. L’allestimento che è possibile visitare a Napoli da luglio 2019 consente ai visitatori di addentrarsi nell’antichità greca, nella complessità degli scambi commerciali e delle relazioni che la Grecia ha intrattenuto con altre popolazioni. Tra i must offerti dalla collezione si annovera il materiale votivo che consente di ricostruire usi e tradizioni religiose in voga nella Magna Grecia, in particolare prelevato dal santuario di contrada Parapezza, e bronzi derivanti dall’artigianato greco.
A ospitare l’allestimento della Magna Grecia è il Salone della Meridiana, storica sede espositiva della sezione dai suoi albori. La grandezza dell’iniziativa artistica ospitata dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli deriva dal fatto che l’allestimento risulti un complesso di donazioni, acquisizioni, collezioni accumulatesi negli anni. 15 le sale dedicate alla sezione, la cui riapertura è stata frutto di ricerche, studi e anche dell’adozione di forme museali tra le più moderne messe in atto. Nello specifico, il visitatore che deciderà di “darsi” a questo tour al fine di inoltrarsi nei meandri della storia greca potrà fruire di oltre 400 reperti magnogreci organizzati in un percorso focalizzato alla riscoperta non soltanto, come già detto, della cultura religiosa della Magna Grecia, ma anche delle sue strutture sociopolitiche, delle dinamiche del potere, del gusto artistico ed estetico. Un altro scopo dell’allestimento su cui è bene porre l’attenzione per comprendere la portata di questo trionfante ritorno alla Magna Grecia è quello di raccontare l’eterogeneità delle comunità insediate migliaia di anni fa nel Sud Italia e la complessità delle relazioni tra i popoli che lo abitarono.
Un viaggio per risalire alle radici del nostro patrimonio culturale, storico e artistico che si può intraprendere al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: il percorso offerto consente di visionari vasi attici di vari materiali e adibiti a varie funzioni ( tra cui il famoso Hydria Vivenzio, vaso datato 490-480 a.C. su cui è possibile ammirare scene della presa di Troia come lo stupro di Cassandra e l’assassinio di Priamo), fregi in terracotta a motivo mitologico, pavimentazioni prestigiose, dai materiali policromi e sottoposti a costante manutenzione, su cui i visitatori potranno camminare solo con apposite calzature offerte dallo staff del Mann.
Un tour consigliato e attesissimo per celebrare un trionfante ritorno nella Magna Grecia e calarsi nelle origini e nei retroscena della cultura partenopea.