di Luca Canale
Segretario Provinciale di Napoli FILP CISAL
Nel panorama odierno della consulenza del lavoro, stiamo assistendo a una crescente competizione sleale basata su ribassi incontrollati delle tariffe, con offerte che spaziano tra consulenze online, pacchetti all-inclusive, e canoni fissi mensili. Questo fenomeno mina non solo la qualità del servizio offerto, ma anche la sostenibilità della professione stessa. Oltre a creare una differenziazione territoriale nei costi, che varia notevolmente tra le regioni italiane, la standardizzazione di queste consulenze “a pacchetto” porta a rischi considerevoli per le aziende, specie quelle con dinamiche contrattuali complesse.
Le consulenze di lavoro online con canone fisso sembrano rappresentare una soluzione economica per molte aziende, ma nascondono numerosi rischi. Tali consulenze, proposte con un modello “all-inclusive”, tendono a offrire servizi generalizzati che non considerano le specificità delle aziende e, soprattutto, le differenze normative regionali. Le realtà imprenditoriali più articolate, che richiedono un approccio personalizzato e mirato, non trovano in queste formule una risposta adeguata ai propri bisogni.
Il rischio è che si punti tutto sul risparmio immediato, ma senza un’attenzione dettagliata alle esigenze specifiche, gli errori accumulati nel tempo possono generare costi molto più alti. I pacchetti di consulenza standardizzati spesso non garantiscono il supporto per le problematiche più complesse, lasciando le aziende in balia di eventuali sanzioni o vertenze sindacali.
Un altro elemento critico da considerare è la forte differenziazione delle tariffe di consulenza del lavoro su base regionale. Le differenze normative e socio-economiche tra le regioni italiane rendono difficile una standardizzazione dei costi e dei servizi offerti. A seconda dell’area geografica, infatti, le esigenze aziendali e i requisiti normativi possono variare significativamente. Tuttavia, le piattaforme che offrono pacchetti di consulenza online spesso ignorano queste variabili, fornendo un servizio che può rivelarsi inadeguato per molte realtà locali.
Per gli imprenditori, la scelta di una consulenza a basso costo può sembrare vantaggiosa nell’immediato, ma il rischio è che questo risparmio iniziale si trasformi in un costo maggiore nel tempo. Errori nella gestione delle risorse umane, mancato aggiornamento normativo o incomprensioni nella stesura dei contratti possono portare a conseguenze legali e sanzioni che superano di gran lunga il risparmio iniziale. Affidarsi a un commercialista del lavoro o a un consulente del lavoro di qualità, al contrario, rappresenta un vero e proprio investimento per il futuro, garantendo una gestione accurata e personalizzata, che può prevenire problemi e ottimizzare la gestione del personale.
Le nuove generazioni di commercialisti del lavoro e consulenti del lavoro sono particolarmente colpite da questo fenomeno. Dopo anni di studi e preparazione, i giovani professionisti si trovano a dover competere con tariffe sempre più basse che svalutano il loro lavoro e mettono in crisi la loro carriera. Questo scoraggia molti giovani ad avviare il percorso per diventare commercialisti del lavoro, minacciando il futuro della professione.
Anche i commercialisti e i consulenti del lavoro stessi devono assumersi la responsabilità di denunciare pratiche sleali e ribassi ingiustificati. Accettare di lavorare con società che offrono consulenze a prezzi stracciati, o in modalità di abbonamento all-inclusive, contribuisce al degrado della professione. Rispettare i principi etici e deontologici è fondamentale per garantire la qualità del servizio e la tutela della dignità professionale.
Una soluzione possibile potrebbe essere l’introduzione di un “bollino di qualità”, rilasciato dagli ordini professionali, per certificare i commercialisti ed i consulenti del lavoro che rispettano standard etici e professionali elevati. Questo permetterebbe alle aziende di riconoscere i professionisti che offrono un servizio di qualità, distinti da chi opera principalmente in un’ottica di abbattimento dei costi.
In un mercato sempre più competitivo e deregolamentato, è essenziale proteggere la professione del commercialista del lavoro e del consulente del lavoro, puntando sulla qualità e sulla personalizzazione del servizio. Gli imprenditori devono capire che investire in consulenze di valore è fondamentale per il successo a lungo termine delle loro aziende. Allo stesso tempo, è necessario un impegno comune da parte dei professionisti e degli ordini per promuovere il rispetto della deontologia e la trasparenza nel mercato.
CISAL – Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori