Dopo la vittoria del premio Nobel per la letteratura, inequivocabile simbolo del declino artistico di ogni autore, un importante scrittore argentino decide di accogliere l’invito del suo paese natale, dal quale era “fuggito” quarant’anni prima per andare a vivere in Europa. L’incontro – scontro fra due mondi culturali diversi non tarda ad arrivare. Sono queste le premesse di un film geniale come Il cittadino Illustre, presentato alla settantatreesima Mostra del Cinema di Venezia. Il segreto di questa brillante pellicola argentina è l’arguzia che avvolge l’incomprensione fra lo scrittore e gli abitanti di Salas, che cresce progressivamente sotto pelle, nascosta dietro farsesche e teatrali dimostrazioni di ossequio nei confronti di uno scrittore lontano anni luce da quel contesto rurale. Tali dinamiche sisviluppano in una serie di situazioni dalla comicità tagliente, che rivelano l’insofferenza montante del protagonista che non si sente mai a proprio agio. Brillante l’interpretazione offerta da Oscar Martinez, che infatti ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla Mostra del cinema di Venezia. È lui il punto di forza di un film che ha saputo rappresentare al meglio l’Argentina