di Mosè’ Alise
Lunedì 11 gennaio, presso la Camera dei Deputati, si è tenuta la discussione in merito alla legge di riconversione del decreto-Ilva.
Discussione in cui è prevalso l’impegno del Governo nel garantire la continuità occupazionale dei lavoratori dello stabilimento, mantenendo ai massimi livelli la salubrità e il recupero ambientale garantendo così, e prima di tutto, la tutela della salute.
Queste sono le priorità che il Governo intende mantenere tali, come spiega in una sua esauriente nota, il sottosegretario al MiSe Simona Vicari, impegnata in prima persona nella tutela dei lavoratori e dei cittadini che vivono in prossimità dello stabilimento:
“La complessità della vicenda ILVA nasce dall’intreccio di profili industriali, sanitari, ambientali e occupazionali che rendono il quadro normativo e fattuale particolarmente complesso e delicato. Il Governo, nel corso della gestione della vicenda, ha sempre avuto di mira l’equilibrato contemperamento degli interessi per garantire la continuità occupazionale, la salubrità e il recupero ambientali e la tutela della salute dei lavoratori e della popolazione. Il decreto legge di cui discutiamo interviene sulla procedura di amministrazione straordinaria del gruppo ILVA al fine di imprimere un’accelerazione alle procedure di trasferimento dei complessi aziendali. Al fine di rendere effettiva e concreta tale accelerazione, la norma contiene due specifiche previsioni: la prima è quella di fissare una data per il trasferimento, che deve essere espletato entro il 30 giugno 2016; la seconda è quella di procedere all’erogazione della somma di 300 milioni di euro in favore dell’amministrazione straordinaria. Tale somma verrà rimborsata dal futuro aggiudicatario, maggiorata degli interessi computati ad un tasso di mercato. L’importo di 300 milioni è strettamente necessario ad assicurare la continuità dell’attività produttiva dello stabilimento nella breve fase di trasferimento aziendale.
Tra le altre cose, con riferimento alle problematiche dello stabilimento di Cornigliano di Genova, si è provveduto a promuovere iniziative per favorire la continuità occupazionale di tutti i lavoratori anche tramite il ricorso all’istituto del lavoro socialmente utile. Inoltre si è confermata a favore dei lavoratori inseriti in contratti di solidarietà la misura volta a incrementare del 10% la retribuzione persa a seguito della riduzione dell’orario di lavoro. La norma risponde alle esigenze fortemente segnalate dal territorio e si inserisce nel solco della garanzia della continuità occupazionale, di cui le misure di sostegno al reddito costituiscono una declinazione”.