18 Marzo 2020

Comunicazione ufficiale ASC

Marco Mansueto, Presidente regionale ASC, e Sergio Roncelli, Presidente regionale CONI

Il Presidente regionale di ASC, Marco Mansueto, diffonde la comunicazione ufficiale di ASC:

“Lo  sport  è  stato  particolarmente  colpito  dalle  misure  di  emergenza  per  combattere  la  diffusione  del COVID-19. I  centri  sportivi  sono  ormai  chiusi  da  tempo  e  le  entrate  su  cui  si  sostiene  lo  sport,  prevalentemente istituzionali,  derivanti  da  quote  sociali  o  di  tesseramento  e  la  già  nota  difficoltà  di  accesso  al  credito non  consentono  di  superare  facilmente  questo  drammatico  momento,  anche  nella  considerazione del  fatto  che  ci  stiamo  avvicinando  al  periodo  estivo.  I  mesi  che  vanno  da  marzo  a  giugno  sono notoriamente  quelli  con  maggiore  attività  sportiva. Non  dimentichiamoci  che  il  nostro  mondo  è  già  impegnato  in  un  grande  sforzo  visti  i  nuovi adempimenti  imposti  dalle  ultime  delibere  CONI  e  dalla  Legge  di  Bilancio  2018.   Questi  strumenti  hanno  sicuramente  potenziato  i  controlli  nei  confronti  delle  società  e  delle associazioni,  e  costretto  gli  operatori  a  stare  sempre  più  lontani  dai  campi  di  gara  e  sempre  più spesso  negli  studi  di  commercialisti  e  fiscalisti  con  ulteriori  oneri  a  loro  carico.   In  questo  quadro,  le  misure  emergenziali  del  DPCM  in  commento  sono  sicuramente  un  buon punto  di  partenza  ma  sono  indubbiamente  insufficienti  a  dare  una  risposta  importante  e  strutturale alle  necessità  del  mondo  dello  sport  dilettantistico. Si  plaude  sicuramente  all’inserimento  degli  “atipici”,  i  collaboratori  dello  sport  che  non  hanno  le garanzie  del  lavoro  dipendente,  ma  che  parrebbero  essere  tra  i  destinatari  degli  interventi  una tantum  di  €  600,00,  misura  che  dovrebbe  essere  prevista  anche  per  il  mese  di  aprile. Infatti,  pur  se  estranei  all’inquadramento  tra  i  lavoratori,  il  Ministro  Vincenzo  Spadafora  ha correttamente  compreso  che  esiste  la  crisi  anche  nel  mondo  sportivo  e  A.S.C.  riconoscendo  e prendendo  atto  che  i  redditi  dei  collaboratori  dello  sport  spesso  costituiscono  entrate  necessarie per  il  sostenimento  delle  più  elementari  necessità  di  vita  dei  percettori.     Si  valuta  con  estremo  favore  anche  all’iniziativa  del  Ministro  di  convocare  entro  due  settimane  una Giunta  straordinaria  del  Coni  e  del  Cip,  naturalmente  in  teleconferenza,  per  iniziare  subito  a studiare  le  norme  e  le  azioni  da  mettere  in  campo,  in  via  d’urgenza.

Ciò  dimostra  come  vi  sia  la  consapevolezza  che  le  misure  adottate  per  fronteggiare  l’emergenza non  possono  essere  che  l’inizio  di  un  percorso  che,  visto  il  grande  senso  di  responsabilità  degli operatori  dello  sport  (che  nell’ultimo  quinquennio  hanno  incrementato  il  numero  dei  lavoratori dipendenti  assunti  nonostante  il  periodo  di  grande  crisi),  conduca  ad  una    vera  e  propria  politica  di rilancio  e  di  investimenti  nel  settore,  consapevoli  della  grande  valenza  dello  sport  nel miglioramento  delle  condizioni  di  vita  di  tutta  la  società.     Esiste  dunque  la  necessità  di  individuare,  anche  in  questa  fase  emergenziale,  nuovi  strumenti  in grado  di  dare  dignità  al  mondo  dello  sport,  agevolare  l’accesso  al  credito  in  previsione  della ripartenza,  incentivare  gli  investimenti  in  impianti  sportivi  più  sicuri  ed  efficienti  e,  soprattutto,  dare cittadinanza  ai  professionisti  dello  sport  e  alla  loro  professionalità.

 

Auspichiamo,  comunque  che  le  procedure  per  l’accesso  agli  strumenti  di  sostegno  previsti  nel decreto  siano  semplici  e  garantiscano  che  tutti  riescano  ad  accedervi,  affinché  si  possa  evitare  che qualcuno  resti  indietro. Andando  a  vedere,  nel  dettaglio,  le  singole  misure,  cercheremo  di  commentarle  seguendo  come ottica  il  punto  di  vista  indicato  in  premessa,  lo  si  ripete,  considerando  e  apprezzando  lo  sforzo  fatto dal  Governo  in  questa  fase  di  confusione  e  incertezza  per  tutte  le  categorie  produttive.

CASSA INTEGRAZIONE  IN  DEROGA Iniziamo  il  nostro  commento  dal  tema  che  avvertiamo  come  l’esigenza  più  immediata,  quella relativa  al  sostegno  ai  redditi  dei  lavoratori. E’  un  argomento  che  ci  sta  particolarmente  a  cuore  perché  la  Confederazione  dello  Sport,  i  cui soci  fondatori  sono  A.S.C.  e  la  Federazione  Imprenditori  Impianti  Sportivi,  quale  Associazione  di categoria  del  mondo  sportivo,  sottoscrive  l’unico  contratto  collettivo  degli  imprenditori  per  i dipendenti  di  impianti  sportivi.   Chi  meglio  di  noi,  dunque,  conosce  le  reali  necessità  del  movimento  sportivo,  considerato  che  da anni  portiamo  avanti  le  istanze  di  chi  vive  di  e  con  lo  sport  e  soprattutto  sappiamo  che  l’emergenza Covid19  non  fa  differenza  tra  grandi  e  piccoli,  colpisce  tutti  indistintamente  ed  occorre  quindi garantire  democraticamente  diritti  e  risorse  a  tutti.   Il  Governo,  introducendo  l’ammortizzatore  sociale  della  cassa  integrazione  in  deroga  ha  sbloccato quel  retaggio  culturale  per  il  quale  lo  sport  non  è  mai  stata  considerato  al  pari  degli  altri  soggetti vitali  del  Pese  destinatari  di  politiche  attive  e  che  ora  sta  dando  invece  grande  prova  di  sacrificio, responsabilità  ed  impegno. La  Cassa  integrazione  in  deroga  vale  ora  anche  per  i  lavoratori  dipendenti  dello  sport  che applicano  il  CCNL  di  riferimento  (non  per  i  collaboratori).  Sarà  dunque  garantita  a  tutti  i lavoratori  dipendenti,  compresi  quelli  delle  società  sportive  e  delle  associazioni  sportive dilettantistiche.  Si  ricorda  che,  istituita  nel  2004,  la  cassa  integrazione  in  deroga  è  un’indennità pagata  dall’INPS  ai  lavoratori  dipendenti  il  cui  orario  di  lavoro  è  stato  ridotto,  a  causa  di  una  crisi aziendale.   Le  imprese  e  le  associazioni  dello  Sport  potranno  peraltro  contare  su  una  semplificazione importante  in  fatto  di  risparmio  di  tempo,  potendo  rivolgersi  all’Ente  Bilaterale  –  Ebisport  –  per  la gestione  delle  procedure  di  accesso  alla  Cassa  Integrazione  (che  sembra  possa  essere  richiesta solo  per  il  periodo  di  chiusura  e  per  non  più  di  nove  settimane)  nonché  su  forme  aggiuntive  di sostegno  al  reddito.  www.ebisport.it

INDENNITÀ  PER  AUTONOMI  E  COLLABORATORI L’indennità  di  600  euro  una  tantum  per  gli  autonomi  e  i  collaboratori,  con  rapporto  di collaborazione  già  in  essere  al  23  febbraio  2020,    è  stata  ampliata    per  comprendere  anche  i collaboratori  delle  società  sportive  e  delle  associazioni  e  società  dilettantistiche  e  delle  federazioni e  degli  enti  di  promozione  sportiva  (per  i  quali  nella  bozza  iniziale  il  fondo  disponibile  era  di  euro 10.000.000  poi  portato  a  euro  50.000.000),  i  quali  per  il  loro  status  giuridico  sarebbero  rimasti esclusi.  Il provvedimento  è  rivolto  a  tutti  coloro  che,  regolarmente  registrati  quali  tecnici,  istruttori, collaboratori  o  lavoratori  autonomi  del  settore  sportivo,  percepiscono  compensi  fino  a  €10.000 all’anno. Un primo  passo  al  quale  plaudiamo  dopo  le  numerose  richieste  avanzate  dalla  Confederazione dello  Sport  unitamente  alle  OOSS  ed  a  Confcommercio.  Saranno circa  83.000  i  beneficiari    che riceveranno  l’indennità.  Pochi, troppo  pochi  rispetto  ai  numeri  che  esprime  il  settore  e  pertanto saranno  necessarie  altre  misure  “ponte”  che  possano  accompagnarci  al  momento  della  ripresa delle attività. Il rischio  è  perdere  professionalità  importanti,  giovani  volenterosi  che  costituiscono  una  risorsa vitale  per  l’intero  mondo  sportivo. Sul  punto,  la  Confederazione  dello  Sport  propone  al  Governo  e  a  Sport  e  Salute  Spa,  nella  qualità di  delegata  dal  Governo,  di  adottare  i  seguenti  criteri  (oltre  a  quelli  individuati  dal  Governo  che prevedono  autocertificazione  della  preesistenza  del  rapporto  di  lavoro  e  della  mancata  percezione di  altro  reddito  da  lavoro)  nella  ripartizione  dell’indennità:   – tecnici  e  istruttori  in  possesso  di  qualifica  riconosciuta  CONI  ed  iscritti  all’albo  2020  tenuto dalle  Federazioni,  DSA  o  EPS,  come  tali  risultanti  nel  Registro  CONI,  privi  di  altri  redditi (autocertificazione),  con  Certificazione  Unica  2019,  redditi  2018,  non  inferiore  a  5.000  euro (escludendo  così  soggetti  che  svolgono  marginalmente  tale  attività); – Collaboratori  amministrativo  gestionali  con  Certificazione  Unica  2019,  redditi  2018  non inferiore  a  5.000  euro  che  producano  comunicazione  al  centro  per  l’impiego; – Per  tutti  obbligo  di  produrre  Contratto/Lettera  d’incarico  valido  che  riporti  la  durata  non inferiore  a  10  mesi  nell’anno; La  domanda  per  l’ottenimento  dell’indennità  andrà  presentata  a  Sport  e  Salute  Spa  utilizzando  la modulistica  che  sarà  entro  15  giorni  predisposta  (attualmente  non  è  disponibile).  Sport  e  Salute Spa  istruirà  le  domande  secondo  l’ordine  cronologico  di  presentazione. Per  il  futuro  si  richiederà  al  Governo: •  delegare  al  Credito  Sportivo  l’erogazione  di  mutui  di  liquidità  a  ASD  ed  SSD  con  le  modalità  del mutuo  light  a  società  certificate  da  Federazioni  DSA  o  EPS •  la  possibilità  di  istituire  un  fondo  per  proteggere  prestiti  destinati  a  finanziare  le  necessità  dei collaboratori  sportivi  che  potrebbe  essere  alimentato  in  parte  dall’introduzione  di  un  contributo  a carico  del  soggetto  erogante  il  compenso  sportivo   •  di  promuovere  iniziative  di  carattere  normativo,  mirate  ad  una  graduale  introduzione  di  forme  di tutela  previdenziale  a  favore  di  soggetti  che,  nell’ambito  delle  associazioni  e  società  sportive dilettantistiche  riconosciute  dal  CONI,  dalle  Federazioni,  dalle  DSA  e  dagli  Enti  di  Promozione Sportiva,  tenuto  conto  dell’occasionalità  dell’impegno  e  della  necessaria  flessibilità,  svolgono  attività di  collaborazione  riferibile  alla  legge  342/2000  (i  cui  compensi,  come  noto,  rientrano  tra  i  redditi diversi  ai  sensi  dell’art.  67,  comma  1,  lett.  m),  ultimo  periodo,  del  T.U.I.R.) •  vista  la  rilevanza  del  settore  dello  sport  quale  elemento  di  sviluppo  sociale  e  sanitario,  di  prevedere l’esenzione  IVA  da  tutte  le  prestazioni  dello  sport  e  la  detraibilità  da  parte  dell’utente,  al  pari  delle spese  sanitarie  di  tutte  le  spese  sostenute  per  lo  svolgimento  delle  attività  sportive.

SOSPENSIONE  DEI  VERSAMENTI  DELLE  RITENUTE,  DEI  CONTRIBUTI  PREVIDENZIALI  E ASSISTENZIALI  E  DEI  PREMI  PER  L’ASSICURAZIONE  OBBLIGATORIA Anche  per  le  associazioni  e  società  sportive,  professionistiche  e  dilettantistiche,  gli  enti  di promozione  nonché  soggetti  che  gestiscono  stadi,  impianti  sportivi,  palestre,  club  e  strutture  per danza,  fitness  e  culturismo,  centri  sportivi,  piscine  e  centri  natatori,  è  prevista  la  sospensione  dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria fino al 31 maggio 2020. I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di giugno 2020. Non si fa luogo al rimborso di quanto già versato. Con riferimento alla dichiarazione precompilata, trovano applicazione i termini previsti dall’articolo 1 D.L. 9/2020, ragion per cui le certificazioni uniche dovranno comunque essere trasmesse entro il 31 marzo.

SOSPENSIONE DEI TERMINI RELATIVI ALL’ATTIVITÀ DEGLI UFFICI DEGLI ENTI IMPOSITORI Sono sospesi dall’8 marzo al 31 maggio 2020 i termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici degli enti impositori (Agenzia delle Entrate – Agenzia delle Entrate Riscossione)

SOSPENSIONE DEI CARICHI AFFIDATI ALL’AGENTE DELLA RISCOSSIONE Sono sospesi i termini dei versamenti scadenti dal 08.03.2020 al 31.05.2020 relativi a: cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione, avvisi di accertamento esecutivi emessi dall’Agenzia delle entrate, avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali, atti di accertamento esecutivi emessi dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ingiunzioni e atti esecutivi emessi dagli enti locali. I versamenti dovranno essere effettuati, in un’unica soluzione, entro il 30.06.2020. Dovranno essere invece versati entro il 31.05.2020: la rata della “rottamazione ter” scaduta il 28 febbraio 2020; la rata del “saldo e stralcio” in scadenza il 31 marzo.

SOSPENSIONE VERSAMENTI CANONI PER IL SETTORE SPORTIVO Per le associazioni e le società sportive, professionistiche e dilettantistiche sono sospesi fino al 31 maggio 2020, i pagamenti dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali. I versamenti dei predetti canoni sono effettuati, senza applicazione di sanzioni ed interessi, in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020. La sospensione dei canoni (che vanno comunque versati entro il 30 giugno 2020) riguarda solo quelli relativi a beni pubblici (Stato, Regione, Comune) affidati alla asd/ssd e connessi allo svolgimento dell’attività mentre continuano a correre senza uno “stop”, nonostante sia stata ordinata la chiusura forzata le utenze, i costi per la polizza di responsabilità civile per la manutenzione e per la custodia. Nel rispetto del combinato disposto delle norme del codice civile di cui agli artt. 1218 (non responsabilità nel ritardo della prestazione a causa dell’impossibilità non imputabile al debitore), 1256 (impossibilità sopravvenuta), 1258 e 1464 (riduzione della prestazione per prestazione parzialmente impossibile) la Confederazione dello Sport ritiene la sussistenza delle condizioni per accedere almeno ad una riduzione dello stesso per tutta la durata della chiusura dell’esercizio imposta dal DPCM. Lo stesso dicasi per i canoni pagati a privati che non sono stati oggetto di intervento da parte del Governo. La misura prevista dal decreto appare inadeguata e sarebbe auspicabile un ulteriore intervento che tenga conto delle altre esigenze e che sia esteso anche a canoni pagati a soggetti privati. A quest’ultimi potrebbe essere ipotizzabile la sospensione di IMU e TASI.

POTENZIATO IL PIANO SPORT E PERIFERIE È prevista una misura che consentirà ai Comuni beneficiari dei finanziamenti per il piano “sport e Periferie”, a valere sui Fondi di Sviluppo e Coesione, di aumentare la quota in anticipazione dal 10% al 20%.

ALTRI PROVVEDIMENTI In aggiunta ai provvedimenti esaminati in precedenza, ve ne sono altre di carattere più generale comunque applicabili al settore dello sport e/o del terzo settore: • le norme concernenti le misure di sostegno finanziario alle piccole e medie imprese colpite dall’epidemia di COVID-19; • il riconoscimento di un credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro nella misura del 50 per cento fino ad un massimo di 20.000 euro. • slitta al 31 ottobre 2020 il termine per l’adeguamento degli statuti per gli ETS/APS e per l’approvazione del Bilancio. Tale norma fa supporre il rinvio al 2021 dell’entrata in vigore del RUNTS Andrà comunque dato particolare impulso anche all’erogazione del credito allo sport. E ciò non solo con il previsto supporto del Credito Sportivo, ma anche attraverso un sistema ad hoc studiato per il mondo sportivo. Per questo continuiamo a batterci con forza nei canali istituzionali già avviati con i giusti interlocutori tenendo conto della buona volontà oggi manifestata. Al fine di tutelare le associazioni, le società sportive e gli operatori del settore chiediamo al governo che intervenga con maggiore efficacia, con misure non solo dettate dalla contingenza del momento ma che si caratterizzino per essere strutturali ed efficienti a diffondere, senza se e senza ma, la pratica sportiva, sicura e di qualità per tutti. Per questo chiediamo di contribuire e di partecipare, al tavolo di lavoro, per trovare con immediatezza soluzioni utili e permettere allo sport di riprendersi il suo ruolo fondamentale nella nostra società. Intanto grazie al Ministro e al CONI per aver incluso lo sport tra i destinatari dei provvedimenti.”

 

 

 

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