Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sta riprogrammando il Fondo nuove competenze annualità 2024, la Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol) e Garanzia giovani. Una riprogettazione necessaria, visti i cambiamenti in atto e la loro rapidità, che dovrà partire da un maggiore coinvolgimento del privato, con un forte stimolo al dialogo tra scuola, università e imprese. Un percorso già iniziato con il decreto Coesione, che stanzia quasi tre miliardi per incentivare le assunzioni e per rimettere in piedi gli incentivi per l’autoimpiego, da anni dimenticati.
«Credo molto nel coinvolgimento delle imprese nella formazione non formale», le parole di Calderone, «come credo altrettanto che sia necessaria una seria riflessione sul nostro sistema scolastico e sul nostro sistema formativo, per renderli più aderenti al mercato del lavoro. Scuola e imprese si devono parlare di più». Un cambio di mentalità e di sistema, quindi, che sarà accompagnato da una serie di interventi del governo: «stiamo riprogrammando il Fondo nuove competenze per renderlo più vicino alle esigenze del mercato, così come stiamo lavorando per ridefinire il programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori, per mettere l’algoritmo al servizio reale di quelle che sono le necessità reali del mondo del lavoro. Inoltre», ha aggiunto ancora il ministro, «stiamo modificando le politiche di Garanzia giovani, che comunque sta dando risultati positivi, visto che il 60% dei ragazzi che finiscono questo percorso di politica attiva trova un lavoro». Questi interventi saranno accompagnati da una revisione «della formazione professionale, dei percorsi di formazione tecnica superiore, che ci stanno dando grandissime soddisfazioni; finalmente, le famiglie hanno compreso che non si tratta di una formazione di profilo inferiore rispetto a quella tradizionale». È quanto annunciato dal ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone.
Il Segretario regionale della Filp CISAL Marco Mansueto interviene sul DECRETO-LEGGE 7 maggio 2024, n. 60 in particolare sulle disposizioni in materia di lavoro, istruzione, università e ricerca.
Il Fondo Nuove Competenze consente di ottenere un contributo a fondo perduto direttamente dall’INPS, attraverso il Fondo Nuove Competenze 2024 le aziende che attuano progetti di formazione interna per i propri dipendenti possono ottenere un contributo a fondo perduto in percentuale, del valore del costo del lavoro impiegato nel progetto – dichiara Marco Mansueto
Fondo Nuove Competenze 2024: come funziona
Per accedere, è necessario sottoscrivere un accordo (a livello aziendale o territoriale) con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale ovvero con le Rsa/Rsu, così da definire entità, tempi, modi e destinatari di questa riduzione. Nell’accordo devono essere evidenziati i fabbisogni aziendali in termini di nuove competenze ed occorre delineare i progetti formativi per il loro soddisfacimento.
Tali accordi devono illustrare quali sono i fabbisogni di nuove competenze, specificando:
- se sono legati alla trasformazione evolutiva dell’impresa;
- se destinati a promuovere l’occupabilità.
Bonus Giovani.
La misura riconosce ai datori di lavoro privati che, dal primo settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025, assumono personale non dirigenziale under 35 (mai occupato a tempo indeterminato) con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, per un periodo massimo di 24 mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati (con esclusione dei premi e contributi INAIL), nel limite massimo di importo pari a 500 euro su base mensile per ciascun lavoratore. Nel caso di assunzioni presso una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna l’esonero è riconosciuto per un massimo di importo pari a 650 euro su base mensile per ciascun lavoratore. L’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato (mentre spetta in caso di precedente assunzione con apprendistato non proseguito in ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Bonus Donne.
La misura riconosce l’esonero, per un periodo massimo di 24 mesi, del 100% dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato nel limite massimo di 650 euro su base mensile (con esclusione dei premi e contributi INAIL), per ciascuna dipendente donna, assunta a tempo indeterminato dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025, che rientri nelle seguenti categorie:
- a) donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno;
- b) donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.
L’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato.
Bonus ZES (Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno).
La misura prevede l’esonero, per un periodo massimo di 24 mesi, del 100% dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato nel limite massimo di 650 euro su base mensile (con esclusione dei premi e contributi INAIL), per ciascun dipendente assunto quale lavoratore subordinato non dirigente, a tempo indeterminato, dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025.
L’esonero è garantito esclusivamente ai datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti nel mese di assunzione del dipendente per il quale è richiesto l’esonero. Inoltre, il dipendente deve:
- a) aver compiuto 35 anni di età;
- b) essere disoccupato da almeno 24 mesi;
- c) essere assunto presso una sede o un’unità produttiva ubicata nella ZES.
- Iscrizione dei percettori NASPI nel SIISL e modifiche al funzionamento del Sistema Informativo per l’inclusione sociale e lavorativa – SIISL.
Le misure prevedono l’iscrizione d’ufficio dei percettori della NASPI e della DI -SCOLL alla piattaforma del SIISL.
Con apposito decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, saranno inoltre, definite le modalità e le condizioni attraverso cui ai datori di lavoro sarà consentito pubblicare sul SIISL le posizioni vacanti all’interno dei loro organici e le modalità di accesso al SIISL su base volontaria da parte degli utenti alla ricerca di occupazione, diversi dai soggetti obbligati all’iscrizione al SIISL ai sensi delle disposizioni vigenti. Sul SIISL saranno, altresì, inserite le posizioni vacanti pubblicate dai datori di lavoro su piattaforme pubbliche nazionali e internazionali. Si prevede poi che il SIISL utilizzi gli strumenti dell’intelligenza artificiale al fine di incrociare domanda ed offerta di lavoro, nel rispetto della legislazione vigente in materia.
DL 30 aprile 2024 (lavoro.gov.it)