Il caso Segre, al centro dell’attenzione della stampa negli ultimi giorni, ha dato luogo a nuove polemiche legate alla figura dell’assessore alla Cultura e al Turismo di Napoli Eleonora de Majo.
Minacce e insulti di matrice antisemita bersagliano tutti i giorni la senatrice Liliana Segre, ebrea sopravvissuta ad Auschitwz, a cui si è deciso di attribuire la scorta.
La recente nomina di Eleonora De Majo ad assessore alla Cultura e al Turismo ha suscitato nuove proteste e polemiche: il neo assessore è infatti accusato di essere schierato su posizioni anti-Israele. Per respingere gli attacchi, la De Majo ha chiesto al sindaco De Magistris di attribuire la cittadinanza onoraria di Napoli alla senatrice Segre. Venuta a conoscenza della notizia, la Segre ha rifiutato la proposta definendola una mera strumentalizzazione.
È questa l’opinione del rabbino di Napoli, Ariel Finzi, che si allinea perfettamente con le parole di Liliana Segre, accusando la De Majo di parlare per sentito dire e non per fondate conoscenze storiche. Secondo il rabbino Finzi, l’assessore de Majo non è al corrente del fatto che gli oppressori di Gaza sono i terroristi di Hamas e non in senso più largo gli israeliani. Non si deve dunque parlare di oppressori israeliani ma di terroristi: essere razzisti è anche ritenere che tutto il popolo israeliano sia oppressore. Ancora, il rabbino Finzi ritiene che la mossa di proporre la concessione della cittadinanza onoraria miri a camuffare l’antisemitismo della de Majo.
Il Presidente dell’Associazione Italo-Israeliana per il Mediterraneo, Marco Mansueto, concorda con l’opinione espressa dal rabbino Finzi, il quale difende la scelta di Liliana Segre di rifiutare la proposta della cittadinanza onoraria del Comune di Napoli, considerandola una mossa strumentale.