(ANSA) – NAPOLI, 25 LUG
“Con grande clamore mediatico e senza un minimo di analisi della riforma si raccolgono le firme per l’indizione di un referendum abrogativo della legge sull’Autonomia Differenziata. I promotori del referendum non spiegano adeguatamente ai cittadini il contenuto, i tempi e le garanzie assicurate della legge. Insomma la riforma è diventata uno “scontro politico” fra maggioranza e opposizione e non una occasione per ammodernare lo Stato.” Così Antonella Esposito, Alessandra Caldoro ed Enzo Rivellini che hanno costituito un comitato di qualificati esponenti meridionali (professori universitari, imprenditori, giornalisti, medici, etc.) di diversa estrazione politica affinché, liberamente e senza pregiudizi, si analizzi e si spieghi la legge evidenziando gli effetti che potrà avere in particolare per il Mezzogiorno d’Italia. “Addirittura proprio chi ha proposto in passato la stessa riforma oggi raccoglie le firme per abrogarla” continuano i promotori del Comitato ‘Oltre il Pregiudizio’ “senza specificare che la legge sull’Autonomia Differenziata è attuazione della Costituzione e può essere garanzia di prestazioni migliori e identiche almeno nel valore minimo per qualsiasi cittadino italiano. E può essere una opportunità per i cittadini delle Regioni in cui la spesa pubblica non è controllata e vi è uno scarso investimento dei fondi europei. Per ciò che riguarda specificamente la Campania, chi non è soddisfatto della sanità, dei trasporti pubblici, della scuola, del funzionamento dei porti e aeroporti oggi ha l’opportunità di vederli migliorati e di avere certezza dell’interlocutore cui poter rivolgere critiche e richieste di miglioramento dei servizi”. Nei prossimi giorni il Comitato organizzerà i primi pubblici dibattiti sulle materie oggetto di delega alle Regioni, con esponenti autorevoli e di diverso orientamento politico che, per spirito civico, hanno aderito all’iniziativa. Contemporaneamente ‘Oltre il Pregiudizio’ organizzerà un “GIRO D’ASCOLTO” visitando Istituzioni, Associazioni, corpi sociali e intermedi, sindacati etc per ascoltare le loro opinioni sulla riforma. (ANSA)