Gli “Amici Americani” arrivano in quindici al Museo e Real Bosco di Capodimonte, guidati dal loro presidente Vincent Buonanno, industriale italo-americano con radici nel Mezzogiorno d’Italia, innamorato di La Flagellazione del Caravaggio, della Parabola dei Ciechi di Bruegel e di tutti gli altri capolavori esposti nella Reggia: nel Salone Camuccini al primo piano del museo li accoglie il direttore Sylvain Bellenger, la Console Generale degli Stati Uniti a Napoli Mary Ellen Countryman ed Errico di Lorenzo, presidente dell’associazione Amici di Capodimonte onlus. Presente anche il nuovo curatore James Anno, che lavorerà presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte fino al 2019, grazie al sostegno filantropico dell’associazione che si è fatta carico del suo viaggio, del suo stipendio e del suo alloggio.
Il direttore Bellenger ringrazia subito l’associazione degli “Amici Americani” per lo loro generosità e ricorda che nessun paese come gli Stati Uniti sostiene la cultura con una tale fiscalità di vantaggio, ringraziando pubblicamente la console Mary Ellen Countryman quale massimo esponente di una cultura così filantropica. “L’associazione American Friends è la prima di diritto americano a sostegno di un museo italiano, ne esistono altre per il Louvre o per British Museum. Vedremo di intensificare la collaborazione tra Amici Italiani e Amici Americani – afferma Bellenger – Napoli da sempre è la città-simbolo dell’integrazione culturale anche grazie ai suoi scambi portuali che hanno portato qui alberi secolari e hanno permesso la creazione, ad esempio, di un giardino cino-inglese”. E proprio alla natura portuale della città di Napoli e al ruolo internazionale di Capodimonte sarà dedicata una tre giorni di studio nel prossimo mese di ottobre, da giovedì 12 a sabato 14, organizzata in collaborazione con l’Edith O’Donnell Institute of Art History, con l’Università Paris-Sorbonne e l’Autorità portuale di Napoli.
“Voglio ringraziare il direttore Bellenger per il grande lavoro svolto per Capodimonte – ha affermato la console Mary Ellen Countryman – sono molto contenta di questa collaborazione che è nata sotto il segno dell’amicizia tra l’Italia e gli Stati Uniti e che, sono certa, porterà grandi risultati”.
Piena soddisfazione tra la delegazione di “Amici Americani” che ammirano, di sala in sala i capolavori della collezione Farnese e quelli della Galleria delle Arti a Napoli. “E’ la terza volta che torno a Capodimonte – ha detto Buonanno – ma per molti miei concittadini è la prima volta. Siamo innamorati di Capodimonte e siamo felici di poter contribuire a una sempre maggiore conoscenza di questo museo e del suo Real Bosco. Naturalmente saremo felici di collaborare con gli Amici italiani”.
La visita è terminata nel Real Bosco e in particolare al Giardino Torre, sotto l’albero secolare della canfora. La delegazione dell’associazione American Friends of Capodimonte onlus resterà in città fino al 1 ottobre in un tour che tocca i principali siti culturali napoletani (Pio Monte della Misericordia, Cappella del Tesoro di San gennaro, Cappella Sansevero, Chiostro di Santa Chiara, Grotta di Seiano, Metropolitana di Napoli, Grotta di Seiano e altro) mentre dal 1 al 5 ottobre il gruppo si sposterà nella città di Palermo, altra città fondamentale dell’ex Regno delle Due Sicilie.
“Amici Americani” arrivano al Museo e Real Bosco di Capodimonte
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