18 Maggio 2024

Affrontare l’Onda di Incertezza: Una Chiamata all’Azione per Salvare i Lidi Balneari

Luca Canale

Presidente provinciale Confederazione dello Sport di Napoli

 

L’aria di mare e di libertà inizia a permeare l’aria, ma i lidi balneari sono ancora avvolti da un velo di incertezza legale, amplificato dalle prossime elezioni europee. È giunto il momento che il legislatore prenda in mano la situazione, evitando che siano le corti a decidere le sorti di un settore così vitale per il nostro paese.

Il mare non è solo un’attrazione turistica, ma una risorsa strategica per l’Italia. Il legislatore deve mettere in primo piano questa verità, creando una normativa equilibrata, indipendentemente dalle pressioni di Bruxelles.

La recente sentenza della Corte di Giustizia UE, la N. 03940/2024, ha confermato la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge, mettendo i comuni di fronte all’obbligo di mettere a gara le concessioni per garantire una reale concorrenza. Questo è un passo fondamentale verso una gestione più trasparente e equa delle spiagge italiane, ma la strada per una soluzione è ancora lunga e tortuosa.

Il Piano di gestione dello spazio marittimo, elaborato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, fornisce un’ancora di salvezza in questo mare di incertezza. Questo piano, che ha una validità superiore rispetto agli altri piani e programmi, fornisce una guida chiara e coerente per le concessioni e le autorizzazioni. È un faro di certezza giuridica per gli operatori economici, ma affinché possa davvero svolgere il suo ruolo, è fondamentale che il legislatore armonizzi gli altri atti pianificatori con questo piano, garantendo una gestione efficace del territorio marino.

Le strategie adottate dai comuni finora sono variegate: alcuni hanno messo a gara le concessioni, altri le hanno semplicemente prorogate. Tuttavia, le recenti decisioni del governo di ridurre ulteriormente i canoni delle concessioni hanno sollevato molte critiche da parte delle opposizioni.

Inoltre, la recente sentenza del Consiglio di Stato N. 03940/2024 ha riacceso il dibattito sulla durata delle concessioni demaniali per le spiagge. La sentenza ha censurato la proroga delle concessioni scadute al 31.12.2023, confermando l’obbligo di metterle a gara per garantire una sana concorrenza. Questo richiamo alla trasparenza e alla competizione è un segnale positivo, ma evidenzia anche l’urgente necessità di una normativa chiara e stabile.

La Consulta ha chiarito che le concessioni demaniali marittime devono essere affidate attraverso una procedura selettiva, garantendo trasparenza e imparzialità. La recente sentenza del T.A.R. di Bari ha riconosciuto la legittimità di alcune concessioni fino al 31.12.2033, sottolineando l’importanza di procedure competitive e rispettose dei principi europei.

In conclusione, è fondamentale che il legislatore intervenga per garantire una normativa chiara e stabile per il settore dei lidi balneari. È necessario considerare il Piano di gestione dello spazio marittimo e le normative europee per assicurare un futuro sostenibile per questo importante settore economico. Non possiamo permettere che il nostro patrimonio naturale e turistico vada sprecato a causa di incertezze legali.

Il momento di agire è questo!

 

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