Napoli 4 marzo 2025
“Dopo il caso della scuola di Napoli, dove era stata inviata ai genitori una circolare con la parola ‘bambin*’, presentata poi come un semplice errore, che a mio avviso era un “orrore “ per bambini di qualunque età, ora emerge un nuovo episodio che dimostra come l’uso del linguaggio gender nelle scuole non sia un caso isolato». Lo denuncia l’avvocato Angelo Pisani, coordinatore del Commissione tutela degli affetti del Consiglio dell’ Ordine Avvocati di Napoli.
«In una scuola di Napoli quartiere Bagnoli infatti – incalza Pisani – mi hanno segnalato che è stato assegnato agli studenti un compito in cui si leggono espressioni come ‘Descrivi un* tu* insegnante’ e ‘Cosa fate voi alunn* durante le sue lezioni’. Questo dimostra che non si tratta di episodi sporadici, ma di una tendenza che si sta diffondendo nell’istruzione pubblica, in violazione ad ogni norma e principio costituzionale».
Di qui la dura presa di posizione. «Chiedo al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara di intervenire e verificare immediatamente anche questa segnalazione, far correggere, si fa per dire, quest’altro “equivoco” ed accertare quanto sia estesa questa pratica gender nelle scuole italiane e per ordine di chi. La lingua italiana ed i valori non possono essere stravolti da forzature ideologiche che nulla hanno a che vedere con l’educazione e con il rispetto della grammatica e della chiarezza linguistica».
«Le scuole – conclude – hanno il dovere di insegnare anche correttamente l’italiano, senza introdurre elementi che creano solo confusione tra gli studenti. È fondamentale capire quanto sia diffusa questa tendenza e intervenire con provvedimenti chiari, affinché episodi del genere non diventino la norma».