La Campagna dal 20 febbraio al 31 marzo in tutta la regione, secondo una delibera regionale del 9 febbraio, che ha stanziato circa 150mila euro dei fondi destinati per la comunicazione istituzionale.
“Il governo Meloni tradisce il Sud”: è la frase che compare su centinaia di manifesti posizionati in luoghi strategici di Napoli. È la campagna di comunicazione di De Luca contro l’autonomia differenziata e il blocco dei fondi Sviluppo
La questione è approdata al Senato con l’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Interno a firma del Senatore Gianluca Cantalamessa membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere che si riporta integralmente:
CANTALAMESSA – Al Ministro dell’interno. –
Premesso che, a quanto risulta all’interrogante:
in alcune località della Campania, nella giornata del 26 febbraio 2024, sono apparsi dei manifesti che, sotto il logo della Regione, riporterebbero frasi con toni marcatamente politici che attaccano il Governo con il palese intento di screditare l’operato governativo, fornendo informazioni che l’interrogante ritiene false e approssimative;
il responsabile della comunicazione del presidente della Regione ha confermato all’ANSA che i manifesti (incollati negli spazi regolati per la pubblicità a Caserta e Salerno e che sono ora in fase di affissione a Napoli) sono stati realizzati con i fondi istituzionali della comunicazione della Regione;
la disciplina delle attività di informazione e comunicazione delle amministrazioni pubbliche, come indicato nell’art. 1 della legge n. 150 del 2000, è direttamente funzionale all’attuazione dei principi che regolano la trasparenza e l’efficacia dell’azione amministrativa;
la comunicazione dell’istituzione pubblica è quello specifico esercizio che rende pubbliche le attività e le funzioni dell’amministrazione, sostenendone l’identità e favorendo il consenso dei cittadini su argomenti di interesse collettivo;
ai sensi dell’articolo 3 della legge regionale n. 1 del 2018, “la Regione e gli enti non economici da essa dipendenti (…) organizzano servizi e promuovono interventi diretti a favorire la conoscenza delle disposizioni normative, delle procedure e delle attività regionali, assicurando la semplificazione del linguaggio e degli strumenti, facendosi garante dell’indipendenza e del pluralismo dell’informazione fornita dall’istituzione regionale”;
nel caso specifico, con il simbolo della Regione si utilizza la comunicazione istituzionale per mere finalità politiche e, se questo fosse accertato, si tratterebbe dell’utilizzo, da parte di un amministratore, di risorse pubbliche per il compimento di un’iniziativa estranea alle finalità istituzionali dell’ente, il che configurerebbe pertanto una causa di danno erariale;
a parere dell’interrogante non si ravvisano elementi di rilevanza istituzionale nella comunicazione della Regione, per cui l’iniziativa dovrebbe essere considerata illecita, in quanto l’autore della pubblicità ha utilizzato mezzi e risorse dell’amministrazione per il soddisfacimento di un fine propagandistico e personale, così cagionando un danno patrimoniale all’ente finanziatore,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti riportati e se risulti che i manifesti politici antigovernativi affissi in Campania, che riportano i loghi istituzionali della Regione, siano stati realizzati con i fondi pubblici dell’amministrazione regionale.