di Alessio Gemma
Aumenta il no alla donazione in Campania. In questo caso del rene. L’allarme viene lanciato dagli esperti del settore che denunciano una diminuzione del consenso alla donazione da parte dei familiari dei donatori, con un diniego che in due anni è passato dal 41 al 43 per cento. Un dato che non differenzia di molto la situazione campana da quella di altre regioni del Sud, che vede la Sicilia attestarsi addirittura al 45 per cento di consensi negati, ma che fa riflettere perché arriva da una terra che fa della generosità della sua gente un vanto e motivo d’orgoglio. E invece proprio nel nord Italia si registra il livello più basso di mancato consenso. “Un problema culturale” lo definiscono gli esperti del dipartimento di Nefrologia dell’Università Federico II, che si spiega con il culto del corpo e con il desiderio di conservazione dello stesso anche dopo la morte. “Un segno di sfiducia”, invece, per il Centro nazionale Trapianti che individuano nelle maggiori carenze del sistema sanitario al Sud la motivazione della mancata solidarietà. Una scelta, in ogni caso, che prolunga le sofferenze di 1200 persone, solo in Campania, in attesa di un trapianto, e inchiodate al calvario della dialisi. Che costa.