di Mosè Alise
Dopo il grande successo de “La mafia uccide d’estate”, il ministro dell’Interno Angelino Alfano è pronto a presentare il suo secondo libro dal titolo “Chi ha paura non è libero – La nostra guerra contro il terrore” edito da Mondadori disponibile dal 17 novembre 2015, dopo quasi quattro anni dalla prima avventura letteraria, in tutte le librerie e in formato digitale.
Nel suo libro, il ministro Alfano racconta, come soltanto un ministro dell’Interno può fare, i tragici momenti legati al terrorismo internazionale degli ultimi periodi: dalla strage terroristica alla sede parigina del settimanale satirico «Charlie Hebdo», all’attività di al-Qaeda, a quella del Califfato, all’addestramento dei mujaheddin in Afghanistan e alla crescente tensione tra Israele e Palestina, tracciando una vera e propria “mappa del terrore”.
Dalle parole di Alfano è possibile scorgere, quasi palpare, il forte senso di rispetto e stima per il ruolo di primaria importanza svolto dalle forze di polizia nazionali e internazionali e da tutti coloro che quotidianamente sono in prima linea per garantire la sicurezza della Nazione e la difesa della Libertà.
“Questo lavoro è il frutto della rielaborazione e dell’approfondimento degli interventi sulle problematiche connesse al terrorismo internazionale da me tenuti nelle sedi parlamentari e in quelle scientifiche.
All’impegno profuso per sconfiggere chi teorizza e pratica la barbarie, anche il nostro Paese non può sottrarsi e la scelta sarà più forte se sostenuta da una solida certezza: Resteremo vigili e lo faremo per i nostri figli, per consegnare loro un’Italia ancor più libera e sicura nella quale vivere. Il nemico è forte; i nostri valori democratici e i nostri princìpi liberali lo sono di più. Molto di più. Per questo vinceremo”.