Shopping in Italia: uno dei principali motori di flussi turistici, soprattutto internazionali. Viaggi motivati da negozi sono stati ampiamente riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale del Turismo, che ha accolto tra i suoi membri anche “Value Retail”, uno dei grandi player del settore di uscita europea.
L’Italia è in prima linea come destinazione per lo shopping. Grazie alla potenza di “made in italy” come un marchio riconosciuto di prodotti di alta qualità e la presenza di un marchio riconosciuto a livello mondiale, il paese ha un grande appeal per i turisti dello shopping-oriented.
Secondo i dati di Global Blue, che monitora l’andamento del Tax Free shopping nel mondo, l’Italia, da gennaio a ottobre 2013, ha registrato un incremento delle vendite del 11 per cento, con un aumento della spesa media del 2 per cento, la spesa media ha raggiunto EUR 713. La maggior parte del denaro viene speso per l’acquisto di vestiti e tutto ciò che a che fare con il segmento della moda, che ha vinto il 76 per cento della torta. 14 per cento del capitale è andato ai gioielli.
Per quanto riguarda la nazionalità, i russi sono i top spender sul territorio italiano, con una quota del 27 per cento, seguiti dai cinesi con il 21 per cento e gli americani con il 6 per cento. L’aumento più significativo delle vendite registrata era dal mercato ucraino, che è cresciuto del 48 per cento, seguiti dalla Cina, con un aumento del 23 per cento e la Russia con il 17 per cento. Ma la più alta ricevuta è dovuto per i visitatori provenienti da Hong Kong, che hanno speso in media oltre 1.000 euro in Italia, seguiti dai cinesi con EUR 903 e gli americani con EUR 817.