Il termine Kasherut o Casherut, indica, nell’accezione comune, l’idoneità del cibo ad essere consumato dal popolo ebraico, e l’insieme di regole alimentari, riconducibili alla pratica religiosa ebraica e stabilite nella Torah, utili a regolamentare la nutrizione degli Ebrei osservanti.
Esse derivano dalla tradizione orale e non scritta, interpretata dall’esegesi nel Talmud e codificate nello Shulchan Aruch. Il cibo che risponde ai requisiti della kasherut è definito appunto kosher, kasher o casher (in ebraicoכשר, letteralmente adatto, conforme).
A causa della ricchezza delle leggi, per preparare cibo Casher è necessaria una grande conoscenza, preparazione e dimestichezza con le varie regole, motivo per il quale nei ristoranti e negli stabilimenti industriali kasher si trova un sorvegliante (detto Mashghiach, משגיח) che ha il compito di garantire il loro rispetto. Gli alimenti, per essere consumati secondo le regole alimentari ebraiche, devono soddisfare vari aspetti e vari controlli basati sulla tracciabilità dell’origine, sulla preparazione e, in caso di alimenti di origine animale, sulle caratteristiche dell’animale stesso (se lecito o non lecito).
Le limitazioni sono esplicitamente catalogate nella Torah ed accuratamente descritte nella letteratura Halachica.
di Mosè Alise