23 Gennaio 2015

La 70a edizione della “Sagra del mandorlo in fiore”: tra mito e cultura

Giovedì 12 Febbraio avrà inizio la 70a edizione della “Sagra del mandorlo in fiore”, evento che si ripete ogni anno a partire dal 1934 e, che vede protagonista l’antica colonia greca di Sicilia Akragas, nonché l’odierna Agrigento.

Tale manifestazione vuole celebrare l’inizio anticipato della primavera, che si manifesta attraverso lo spontaneo sbocciare dei fiorellini sui rami degli alberi di mandorlo.

Questo fenomeno fa dell’illustre Valle dei templi un costone bianco e rosa sul quale si ergono forti e limpide le antiche manifestazioni architettoniche dell’antica Grecia.

Ancora più straordinario del paesaggio è che, quanto descritto, si verifica durante il periodo invernale, ma con una temperatura straordinariamte mite.

Omero, tuttavia, spiega la prematura fioritura dei mandorli attraverso il racconto di una storia d’amore: Fillide non vedendo ritornare l’amato Acamante, partito da 10 anni per combattere la guerra di Troia con gli Achei, morì di mal d’animo. La dea Atena, decise, dunque, di trasformare la mortale in un bellissimo albero di mandorlo. Nel frattempo, Acamante, fece ritorno in città ma, al posto dell’amata trovò un albero e, quando l’abbracciò, esso, per la gioia, improvvisamente fiorì.

Durante la settimana della “Sagra”, la città di Agrigento, avvierà numerose iniziative culturali, dalle mostre delle opere di artisti locali, ai percorsi enogastronomici delle pietanze tipiche agrigentine a base di mandorla.

di Maria Palillo

 

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